Piatti tipici di Arezzo
Quando si pensa ad Arezzo e alla Toscana, ci si sofferma ovviamente sull’arte, sulla cultura, sulla storia, sui paesaggi incontaminati e selvaggi del territorio. Ma è bene ricordare anche che un’altra verità del nostro mondo è senza dubbio la buona cucina: vini e piatti imperdibili e rinomati, di qualità e unici nel loro genere. Certo, alcuni prodotti però sono più di nicchia e proprio per questo non puoi sottrarti dal provarli, una volta qui.
Il territorio della provincia di Arezzo è costituito da quattro vallate. Queste attribuiscono alla provincia una varietà significativa sia dal punto di vista paesaggistico che culturale. Valdarno, Val Di Chiana, Casentino e Valtiberina contribuiscono a vario titolo alla ricchezza dei piatti tipici di Arezzo. Anche per ciò che riguarda le tradizioni eno-gastronomiche, che presentano tutte prodotti di elevata qualità e a chilometro zero.
Ma vediamo alcune di queste ricette tradizionali che ti consiglio di assaporare quando visiterai la città toscana! Ne abbiamo selezionato un paio, proprio perché tu sia in grado di riconoscere subito un piatto tutto aretino quando ne vedrai il nome nel menù del tuo ristorante o della tua trattoria.
Prosciutto del Casentino
Partiamo anzitutto da un prodotto tipico davvero d’eccellenza, ovvero il prosciutto del Casentino. Ottimo da mangiare accompagnato con il classico pane sciocco (o sciapo, ovvero “insipido”) toscano, a sua volta famoso per la bassissima quantità di sale presente. Non fatevi ingannare dal nome: proprio per la sua principale caratteristica è perfetto per accompagnare salumi con un grado di sapore più intenso.
Il prosciutto del Casentino infatti è un salume DOP molto saporito, ideale da gustare come antipasto. Dal profumo caratteristico, il prosciutto è stagionato almeno 12 mesi ed è ancora oggi prodotto con lo spirito artigianale di un tempo.
Rimanendo dell’area del Casentino, un primo piatto celebre di questa porzione della provincia di Arezzo è rappresentato sicuramente dagli gnocchi. Questi sono perfetti per tutti coloro che hanno invece abbandonato il consumo della carne, per cui ve li consigliamo se siete vegetariani (ma non solo, ovviamente!). Sono quindi perfetti per quasi tutti i palati. Qui vengono preparati con un impasto molto gustoso e delicato di ricotta e spinaci, da servire in brodo o con una leggera salsa di pomodoro.
Grifi all’aretina
Ma tra i piatti tipici di Arezzo, una menzione speciale la meritano i famosi grifi all’aretina. Un secondo per stomaci forti che si tramanda senza sostanziali variazioni dall’antichità. È questa una pietanza povera, che viene realizzata con una serie di scarti o parti meno nobili del vitello che sono stufati o cotti in umido con spezie e aromi. Quindi attenzione a non chiederlo se siete vegetariani o non amate particolarmente questo tipo di carne!
Il grifo, dunque, non è altro che il muso della chianina, una parte magra e callosa dell’animale, alla quale si aggiungono di solito anche le guance: questa carne va cotta a lungo con vino rosso, concentrato di pomodoro, chiodi di garofano, timo e altri odori, per dar vita ad un piatto semplice e di sicuro molto saporito. Il risultato è degno di nota, rendendolo un piatto tuttora molto amato sia dai turisti che dai cittadini del territorio. Per accompagnarlo, si consiglia ovviamente un bel bicchiere di vino rosso, da farsi consigliare dal proprietario del locale in cui vi fermerete ad assaggiarlo.
Peraltro, del grifo all’aretina esiste anche una versione da strada: una serie di associazioni in occasione di fiere e feste lo prepara infatti per tramandare ai più giovani questa tradizione. La sua versione da “street-food” prevede semplicemente un panino imbottito con i grifi e la loro salsa, da poter gustare dunque a cielo aperto in occasioni conviviali, sulla falsa riga di una altro celebre piatto tipico come il lampredotto fiorentino.
Photo credit: TaccuiniStorici.it