Recensione su Telegraph Travel
Il famosissimo quotidiano inglese consiglia la nostra struttura a chi cerca un alloggio chic ad Arezzo!
Sempre più spesso troviamo la nostra bella città al centro di un rinnovato circuito turistico internazionale. Questo fatto è dovuto anche alla nuova politica di “accoglienza” che da qualche anno la città di Arezzo sta adottando. L’obiettivo è soddisfare la crescente richiesta di vacanze “full immersion” nella storia della nostra bella terra. Una strategia che da qualche tempo sta portando i suoi frutti: sono sempre di più i turisti che decidono di fermarsi ad Arezzo per uno o più giorni, per ritrovare quella Toscana autentica che altrove invece si va un po’ perdendo.
Questa volta Arezzo è riuscita addirittura a sbarcare in Inghilterra grazie al “Telegraph”, che con un suo esaustivo articolo ha portato la bellezza della nostra cultura direttamente nelle case degli inglesi; in questa narrazione di due pagine accompagnata da bellissime immagini della città e dei luoghi di interesse che la circondano, vengono elogiate le caratteristiche e, possiamo dirlo senza paura di smentita, le grandi virtù artistiche che la nostra città possiede.
Questo a partire dalla sua Cattedrale situata nel cuore del centro storico di questa realtà dalle origini che si perdono nei tempi, nonché da una minuziosa descrizione dei “segni” di Piero tra i quali l’immancabile accurata attenzione ai suoi affreschi nella Leggenda della vera Croce conosciuta in tutto il mondo ed apprezzabile nella splendida Basilica di San Francesco, al tipico folclore della Fiera antiquaria che ogni prima domenica del mese fa da cornice medievale ed anima le strade degli storici quartieri aretini, per arrivare a sottolineare poi la giusta coniugazione fra la suggestione di una memoria storica così ricca e la riscoperta di antichi piaceri, tradizioni culinarie ed accoglienza turistica.
Città d’arte e di cultura, patria di Francesco Petrarca ed eletta come una città prediletta dallo stesso Giorgio Vasari, Arezzo è immersa in verdi vallate e dà il suo sguardo verso gli Appennini e le loro meravigliose alture. Una città a misura d’uomo, dove potersi immergere senza paura di perdersi ma con la consapevolezza di poter trovare un tesoro ad ogni angolo girato, all’interno di ogni vicolo preso, in ogni punto di Piazza Grande o in ogni scorcio delle sue chiese.
Lee Marshall, che ha firmato il pezzo, descrive Arezzo come un “diamante grezzo”, una città ricca di storia e caratterizzata dai gioiosi affreschi rinascimentali di Piero della Francesca, ma senza quel turismo a volte parossistico che domina altre realtà. Qui è possibile godersi la città senza fare interminabili code sotto al sole o alla pioggia, accolti da un borgo che è ancora naturalmente accogliente e non una trappola per turisti. Caratteristiche capaci di attirare non solo i turisti inglesi, lettori del Telegraph, ma anche provenienti da tutta Europa e da oltreoceano.
A piacere, oltre all’enorme presenza artistica nella città, sono anche i ristoranti e le enoteche, che offrono il meglio dei prodotti del territorio. E non solo: secondo Marshall, Arezzo è una città viva, e questo al di là del suo magnetismo culturale. Un posto perfetto per immergersi nell’atmosfera di una città toscana che ancora oggi esibisce il suo orgoglio civico e una vita di comunità ereditati dal modo di vivere medievale.
In particolare sono citati piacevoli angoli preziosi definiti dallo stesso Telegraph “posti di eccellenza” tra i quali, con la seguente dicitura, è segnalato il nostro Bed & Breakfast:
“The town’s best chic budget option is B&B Antiche Mura (Piaggia di Murello 35; 0575 20410; www.antichemura.info; doubles from €75/£66), housed inside a 13th-century palazzo; the Ikea minimalism of the six simple rooms is livened up by stylish antique touches or contemporary prints.” (Telegraph Travel – 18 Giugno 2011).
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