Cosa vedere nei dintorni di Arezzo
Per chi l’ha eletta come meta di un soggiorno più o meno prolungato, scegliere cosa vedere nei dintorni di Arezzo rappresenta davvero un momento difficile. Questo perché le quattro valli, che compongono la sua provincia, sono ugualmente ricche di storia e meraviglie paesaggistiche e artistiche. Queste sono capaci di lusingare come sirene affascinanti il turista curioso – e noi, curiosi lo siamo davvero.
Tra i capolavori d’arte della Valtiberina (e abbiamo già programmato una prossima visita agli affreschi di Piero della Francesca a Sansepolcro), gli incantevoli paesaggi promessi dalla Valdarno e gli autentici scrigni che punteggiano la Valdichiana, alla fine ci siamo lasciati incantare dalla fascinosa “valle dell’anima”, il Cosentino, dove pullulano i castelli e le roccaforti in rovina a testimonianza del suo glorioso passato (qui peregrinarono tra gli altri Dante e il futuro San Francesco d’Assisi).
Prima tappa: Bibbiena
Bibbiena è il centro più grande della vallata, che fa risalire le sue origini indietro nel tempo, addirittura al periodo degli etruschi. Consigliamo una piacevole passeggiata nel centro storico, che si presenta con un caratteristico tracciato rinascimentale, e una visita alla chiesa dei Santi Ippolito e Donato, con alcune interessanti opere di artisti rinascimentali locali. Se ti ci rechi di sabato, non mancare il mercato della Coldiretti in zona Stazione. Noi vi abbiamo potuto acquistare degli ottimi prodotti agricoli a chilometro zero a prezzi davvero contenuti, con i produttori ben felici di illustrare ciò che mettono in mostra sui propri banchetti e spiegandone virtù e benefici.
Da Bibbiena, proseguiamo verso il santuario della Verna, dove secondo la leggenda il poverello d’Assisi, San Francesco, ricevette le stigmate. Sensibili o meno alle credenze religiose, il Santuario merita una visita anche soltanto per lo straordinario contesto naturalistico in cui è inserito: il grande complesso sorge infatti nel mezzo del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, completamente avvolto da una fitta vegetazione boschiva e abbarbicato sulla roccia. Il percorso immerso nel verde è perfetto per tutti gli appassionati di trekking, ed è una piacevole novità rispetto alla realtà cittadina.
La visita al complesso (ad offerta libera) richiede all’incirca un paio d’ore. Questo a meno che tu non intenda prendere parte ad alcune delle celebrazioni liturgiche, che vi si svolgono quotidianamente. Potrai quindi terminare la giornata con una breve sosta al Castello di Chitignano. Si trova nei pressi dell’omonimo centro abitato: un tempo residenza della nobile famiglia degli Ubertini (fino alla soppressione della contea sul finire del Settecento), il castello giocò un ruolo strategico di enorme importanza nell’economia complessiva della Valle.
Oggi se ne possono ammirare le strutture ancora quasi intatte ed è perciò un vero unicum tra le fortificazioni medievali, per lo più demolite o pesantemente danneggiate nei secoli a venire. Poiché di proprietà privata, il Castello è visitabile previa richiesta telefonica (n.347.6004815; responsabili gentilissimi e davvero molto disponibili ad accoglierci e guidarci nella visita).
Dopo la Piazza d’Armi, si entra in una corte da cui si può accedere, grazie a una scalinata, agli appartamenti dei piani nobili, con ancora conservata la Sala delle Armi e quella delle Sentenze, dove si possono ancora osservare la mannaia con cui venivano decapitati i condannati a morte e il cappio per l’impiccagione. È visibile anche l’antica prigione, dove gli accusati venivano ospitati in attesa di sapere la loro sorte. Certo è un appuntamento perfetto per gli amanti della storia, perché dentro si respira ancora l’antica aria dei secoli passati, quando vigevano altre leggi e altre regole. Per ricordarci anche che, forse, non sempre tutto ciò che è ospitato nel passato è necessariamente migliore del presente, nonostante tanti nostalgici la pensino diversamente.
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Photo credit: Helena